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Massacra il compagno armata di mattarello e lo minaccia di morte: arresto per una 35enne

Picchia il compagno armata di matterello: per una donna di 35 anni scatta l’arresto con braccialetto elettronico per maltrattamenti.
A cura di Redazione Roma
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Immagine di repertorio
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I maltrattamenti andavano avanti almeno da cinque anni. Da quando, nel 2020, in tempi di restrizioni per il Covid-19, una coppia di trentacinquenni di Rocca Priora, in provincia di Roma, aveva deciso di andare a convivere. Una convivenza che, però, in breve tempo si è trasformata in un incubo per il trentacinquenne, costretto a subire costantemente le violente crisi di rabbia della donna. Secondo le prime testimonianze, da anni il 35enne romano era diventato il capro espiatorio delle crisi di rabbia della compagna, sottoposta più volte a ricoveri in centri psichiatrici poiché affetta da bipolarismo. L'uomo sarebbe, infatti, stato costretto a vivere in uno stato di isolamento psichico e fisico, fatto di continue violenze.

A cause delle aggressioni, nel 2023, l’uomo era dovuto ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso, ma, anche in quell’occasione, aveva protetto la compagna dichiarando di essere "soltanto" caduto in casa. Nel corso degli anni, poi, aveva continuato a “incassare” i colpi, ma, complice la dipendenza dall’alcool della donna, la vittima aveva sempre soprasseduto. Un’escalation progressiva culminata, lo scorso novembre, in minacce di morte.

"Da qui adesso non scappi, muori", gli aveva urlato contro la compagna in preda all'ennesima crisi di rabbia. In quell'occasione, la donna, armata di un coltello da cucina, si era quindi scagliata contro di lui, ma, non riuscendo a colpirlo, aveva cercato di istigare il cane ad aggredirlo. Poco prima che l’uomo riuscisse a scappare di casa, aveva quindi provato a trattenerlo con un colpo di una mannaia, fortunatamente non andato a segno. In seguito, la donna avrebbe cominciato a tormentarlo con una lunga serie di telefonate e messaggi ordinandogli di tornare e minacciandolo di portare via il cane. È a questo punto che, stanco dei continui soprusi, l'uomo ha deciso di rivolgersi agli agenti del Commissariato Tuscolano, raccontando loro la lunga lista di umiliazioni subite negli anni.

Sulla base della denuncia e dei successivi accertamenti eseguiti dai poliziotti dei Commissariati Tuscolano e Frascati, l’Autorità Giudiziaria ha quindi disposto per la 35enne romana, indiziata del reato di maltrattamenti in famiglia, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa a una distanza inferiore ai 500 metri, con l’applicazione, previo suo consenso, del braccialetto elettronico.

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